Maranello: Terra del mito

Il comune è situato 19 km a sud di Modena, sulla strada provinciale 3 "via Giardini". Fa parte dei comuni della fascia pedemontana e del Comprensorio ceramico, insieme a comuni di Fiorano Modenese, Formigine e Sassuolo. Il centro abitato è stretto tra le prime asperità che conducono all'Appennino Modenese e la pianura occupata da campi e industrie.

Nel centro di Maranello, costruita tra il 1894 e il 1903, si trova la chiesa parrocchiale, nuovo polo di aggregazione per il paese che cominciava a svilupparsi in prossimità dell'incrocio tra via Giardini e via Claudia. La Torre Campanaria venne eretta alcuni anni più tardi, tra il 1909 e il 1913.

Ancora nel centro di Maranello, oltre al Mosaico Piazza Libertà (mosaico realizzato nel 2000 che riproduce lo stemma del comune), è possibile ammirare il Monumento a Enzo Ferrari, opera dello scultore modenese Marino Quartieri. Il Monumento al Cavallino Rampante, dello scultore di origine albanese Helidon Xhixha, è invece situato vicino agli stabilimenti ed alla Galleria del Vento.
Degno di nota è anche il piccolo e pittoresco castello (edificato attorno all'Anno Mille e ricostruito nel Cinquecento) che si trova sulla collina a ridosso del centro cittadino.

Ritrovamenti archeologici documentano la storia di Maranello almeno dall'età del bronzo (1800-1000 a.C.) ma con numerosi reperti anche di epoche molto precedenti, come i resti della Terramare di Gorzano o la necropoli della Cumarola risalente all'Eneolitico (III millennio a.C.). Con certezza si sa che vi furono insediamenti di popolazioni di estrazione ligure (Ligures friniates) e che le legioni romane che stavano via via conquistando l'Italia le assoggettarono tra il 189 ed il 179 a.C. La conferma della presenza romana si trova in una delle strade principali che attraversano il paese e che si chiama via Claudia: era un antico percorso, forse di epoca etrusca, alternativo ad un tratto della via Emilia che venne sistemato dal console Claudio il quale vi legò il suo nome.

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